Carla Crosio “Ombra”
A cura di: Loredana Finicelli
L’installazione che la Crosio presenta a Fuori Centro è parte della serie “Ombra”, tema su cui la scultrice lavora e riflette da anni, mettendo a punto i vari aspetti di una relazione complessa in cui il materiale si intreccia con l’invisibile e tutto accade su un piano che è prettamente metaforico.
la mostra “Ombra” è il terzo appuntamento del ciclo “Scultura in Action Materia in progress. In/torno alla scultura”, dopo quelle di Mara Brera e di Francesca Blasi.
Piemontese, docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Carla Crosio è una artista di lungo corso e di grande esperienza che opera avendo come punto di riferimento e unità di misura lo spazio con tutte le implicazioni che questa dimensione comporta, in termini di proporzione ma anche di capacità visionaria e attitudine reinterpretativa.
La sua installazione è parte della una serie “Ombra”, tema su cui la scultrice lavora e riflette da anni, mettendo a punto i vari aspetti di una relazione complessa in cui il materiale si intreccia le potenzialità dell’invisibile e tutto accade su un piano che è prettamente metaforico.
Le sue sono sculture animate, costituite di materiali banali, comuni, come la rete metallica e la plastica riciclata che solo apparentemente sembrano inerti: attraverso la manipolazione dell’artista si innesca un processo di rivitalizzazione che ne rintraccia fino a farne esplodere la infinitesimale potenza espressiva. Così trattata la materia si carica di energia, si espande ed esonda nello spazio circostante fino a invadere con la forza progressiva della sua massa l’intero contesto che la ospita. Posseduta da un intrinseco motu proprio è capace di straordinarie estensioni, fisiche ma soprattutto mentali; è portatrice di una re-interpretazione ambientale, soggettiva, misurata e compatibile alla sensibilità dell’artista che crea e ri-compone.
Perché l’Ombra che la Crosio realizza così abilmente è certamente parte della natura ma fatta di sostanza psichica e alimentata dall’energia dell’inconscio che la stende, la amplia, la diversifica, la rende imprendibile e quasi naturalmente la rigenera come qualsiasi ossessione senza tempo