01/11/2005  al 30/11/2005

PUNZO E TESTA

A cura di: Loredana Rea

PUNZO E TESTA

“ParolediLatta nasce all’interno di una sperimentazione, iniziata qualche anno fa che ingloba diversi linguaggi appropriandosi degli elementi di ognuno di essi e facendone i cardini del progetto di ricerca. Comprendere il “come” i vari linguaggi interferiscono tra di loro e l’analizzare la “zona grigia” posta a confine fra le diverse forme espressive è stata sempre la nostra fascinazione.”
(PunzoeTesta) ParolediLatta raccoglie oggetti antropomorfi e zoomorfi, arti visive, letteratura, latta, plastica, carta, suoni e immagini per raccontare le suggestioni delle poesie di Raymond Carver. In questo progetto tutti gli elementi dei vari linguaggi espressivi: le forme, le parole, i materiali, i colori, le immagini, i suoni si mescolano a testimoniare l’interesse di PUNZOETESTA per la rappresentazione come manifestazione dell’agire. L’istallazione proposta a StudiArteFuoriCentro si colloca in un’area dai contorni indefiniti dove, “il linguaggio con un altro linguaggio si confonde” e Raymond Carver è stato sicuramente l’autore ideale per tale sperimentazione nella cui opera prosa e poesia si confondono in un ritratto di vita vissuta e immaginata e il mondo viene descritto con un linguaggio semplice e immediato in cui confluisce il quotidiano e l’eterno. La naturalezza del verso carveriano, la poeticità nascosta sotto l’agire quotidiano viene trasfigurata e raccontata nel lavoro di PUNZOETESTA anche attraverso l’utilizzo di materiali di uso comune, operando in quella zona grigia dove tutti i linguaggi si confondono e si mescolano.
L’interferenza dei vari linguaggi, la contaminazione ludica delle varie forme espressive, (la parola, la forma, il colore, il suono) la provvisorieta’ divengono i segni distintivi della ricerca di PUNZOETESTA Tutto parte dalla lettura di “Racconti in forma di poesia”, un inno alla vita che offre l’occasione per approfondire l’analisi sull’interferenza dei linguaggi, facendo interagire gli elementi delle differenti forme espressive: Sculture/architetture dal carattere ludico definite da corpi/colonne di latta, sovrastati da oggetti dalle forme antropomorfe, si relazionano alla parola scritta. Parole e frasi stampate su una pioggia di fogli di opalflex; parola che diventa essa stessa oggetto/scultura: lettere che si materializzano su di una parete e sembrano cadere, sfaldarsi, creando un gioco di ombre e volumi che vuole enfatizzare il significato didascalico della frase “I Make the same unforgivable mistakes? Yes, given half a change. Yes” (Pioggia/Rain).
Parole, ancora, che invadono l’aria declamate da attori o semplici appassionati di poesia, e accompagnate dalle musiche di Sebastiano Cognolato tratte dal cd “ULTRAMARINE” (pianoforte Lorena Portalupi. Tranquillo Edizioni. Editori Musicali: Casa Musicale Sonzogno), che l’autore ha composto ispirandosi allo stesso poeta e scrittore. L’installazione crea così un’ atmosfera “incantata” dove i sensi tutti vengono coinvolti dall’armonica organizzazione di elementi apparentemente eterogenei. 

 

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