Carbone Antonio
Antonio Carbone è nato a Tricarico (MT), paese legato alla figura del poeta Rocco Scotellaro, all’opera di Carlo Levi e del meridionalista Rocco Mazzarone. Si è laureato in Scienze Naturali a Perugia, dove tiene la sua prima mostra nel 1968.
La pittura iniziale risente fortemente dell’influenza artistica di Levi, Guerricchio, Treccani. A metà degli anni ’70 l’attività pittorica si distacca decisamente dal filone meridionalista spaziando lungo le direttrici che hanno caratterizzato la pittura degli ultimi decenni. La sua arte assume poi i caratteri dell'espressionismo astratto, della sperimentazione, della ricerca di nuovi linguaggi .
La proposta artistica si presenta “nella chiave di un astrattismo puro, unica coordinata reale per Antonio Carbone è lo spazio: uno spazio mentale, inteso nella sua dimensione concettuale….Il “tempo” …è stratificato in elementi coloristici che
delineano una soluzione di immobilità ieratica, essenziale…dove colori e linee si sommano, si intrecciano e si alternano sovrapponendo significati e significanti in composizioni di sentito equilibrio estetico…"(Roberta Pagani)
La sua ricerca prosegue anche con esperienze nel campo della calcografia, in particolare con l’uso del piombo.
I lavori più recenti, i Libri Scolpiti, sono realizzati rielaborando piccoli volumi ed interpretando il libro come oggetto in continua metamorfosi, in cui nuovi immaginari alfabeti e segni comunicano, in chiave concettuale, una rinnovata capacità introspettiva.
L’artista è solito adoperarsi in una duplice ricerca: la prima indaga la storia dell’arte e ne estrapola i pattern stilistici (sia di iconografie che di tecniche) reinterpretati in maniera del tutto nuova; la seconda riguarda il repertorio della sfera personale dove un immaginario di ricordi e di desideri prende forma in composizioni complesse e dinamiche di sculture e dipinti, o installazioni e contaminazioni degli uni negli altri, alla maniera del Nouveau Realisme francese, attraverso l’inserimento di elementi del reale, fisici e tridimensionali e l’uso della cera come materia plastica e colore.
L’ultimo ciclo di lavori presentato da Antonio Carbone si confronta con le tematiche che segnano la contemporaneità: la globalizzazione, le mutazioni profonde, le guerre ed il terrorismo, le migrazioni di popoli. Emblematici sono i lavori ispirati al Mediterraneo come antica culla di civiltà ed attuale teatro di devastazioni archeologiche, storiche ed umane.
A chiusura del ciclo ritorna idealmente il tema dell’autoritratto: come metafora della vita e del rapporto irrisolto tra l’artista e la sua proiezione ideale.
Ha partecipato allo stage di pittura promosso dal maestro Karlheinz H. Schonswetter a Saint Cunegund (Salisburgo) con esposizione collettiva finale; a Kunstproject: Selbst, incisioni di autoritratto astratto e figurativo presso la Werkstattgalerie Augen.Blicke (Berlin-Spandau); alla Mostra collettiva internazionale di grafica dedicata a Santa Anastasia di Sirmio – sezione ex libris; a Il libro d’artista promosso da Venezia Viva. Numerose sono le mostre personali e la partecipazione a collettive effettuate in città italiane.
Di queste le più recenti sono: Oro&nero ad Ascoli Piceno; I colori del vino a Siena; Premio COMBAT a Livorno (finalista); Il libro della notte a Venezia; (Self) Portraits a Milano; Metropolis a Venezia; Sature International Contest a Genova; URBAN 014 a Roma; Il Segno a Ferrara(finalista); IMAGO MUNDI-Contemporary Artists from Italy a Torino; Librando, personale alla Biblioteca Rispoli e alla Biblioteca Cornelia a Roma. Personale Narra-azioni a Palazzo La Sapienza a Perugia. Personale Mutazioni presso Galleria DNA a Maratea (PZ). Recente è la partecipazione a “Il LIBRO” presso biblioteca Augusta di Roma e poi “dalla Augusta alla TEMPLEI “ di Roma.
Attualmente vive e lavora a Roma.
Sue opere sono presenti in sedi istituzionali e presso collezioni private.
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